Il Castello Medievale di Fossa
Il castello di Fossa, costruito agli inizi del XII secolo, rappresenta uno degli esempi più significativi di architettura militare medievale dell'Abruzzo.
Edificato sulla sommità di una dolina carsica per esigenze difensive, il fortilizio si caratterizza per la sua imponente struttura trapezioidale dominata da un torrione circolare alto 17 metri, simbolo stesso del borgo e testimonianza di un'epoca in cui la difesa era priorità assoluta.
Il castello di Fossa nacque all'inizio del XII secolo come risposta alle drammatiche trasformazioni che stavano sconvolgendo il territorio abruzzese. Le invasioni barbariche e le frequenti alluvioni che causavano l'impaludamento delle campagne sottostanti costrinsero le popolazioni ad abbandonare l'antica prefettura romana di Aveja per cercare rifugio sulle alture. Il processo di arroccamento, comune a molti borghi alto-medievali, portò alla nascita di Fossa sulla sommità di una dolina carsica, posizione che offriva protezione naturale e controllo strategico del territorio.
La prima testimonianza documentaria dell'esistenza del nuovo insediamento risale al 1204, quando una bolla papale attesta l'appartenenza di Fossa alla Diocesi Forconese. Successivamente, nel 1269, il comune di Fossa partecipò alla fondazione de L'Aquila, pur mantenendo sempre una forte identità autonoma. Durante l'epoca feudale, il castello e il territorio passarono di proprietà tra vari duchi e baroni, come documentato fino al 1663. L'efficienza militare della fortezza si mantenne fino al XVI secolo, quando l'evoluzione delle tecniche belliche e lo sviluppo dell'economia commerciale decretarono la fine dell'epoca dei castelli medievali.
Il castello di Fossa deve la sua esistenza alle necessità difensive che caratterizzarono l'Alto Medioevo abruzzese. Si utilizzò come materiale da costruzione gran parte delle pietre provenienti dall'antica prefettura romana di Aveja, come testimoniano ancora oggi i numerosi elementi di spoglia visibili su molte strutture. Questo riutilizzo di materiali antichi non rappresentava solo un'opportunità economica, ma anche un simbolico legame di continuità con il passato romano del territorio.
La struttura assumeva originariamente una forma trapezioidale, con mura perimetrali imponenti alte tra gli 8 e 10 metri e spesse oltre un metro. L'elemento più caratteristico e imponente del castello era il torrione circolare, che con i suoi 17 metri di altezza e oltre 8 metri di diametro dominava non solo la struttura del castello ma l'intero paesaggio circostante. Questo mastio rappresentava l'ultimo baluardo difensivo e il simbolo del potere feudale.
L'accesso al torrione era studiato per garantire la massima sicurezza: non esistevano porte a livello del terreno, ma si accedeva attraverso una scala a pioli ritirabile internamente.
Il simbolo e l'eredità
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L'antico stemma del borgo raffigurava perfettamente l'importanza del castello: una torre con mura, porta chiusa e pennoni alle sommità, sovrastante una mezza luna che simboleggiava il "castello di notte". Questa immagine sottolineava come il fortilizio non fosse solo una struttura militare, ma il simbolo stesso dell'identità e dell'autonomia di Fossa. Ancora oggi il torrione definisce la fisionomia del borgo, sovrastandolo dalla mezza costa pedemontana e personalizzandolo in una sentita richiesta di autonomia non solo dai castelli limitrofi ma anche dalla vicina L'Aquila. La sua sagoma, visibile da lontano, continua a rappresentare il carattere fiero e indipendente di una comunità che ha saputo mantenere la propria identità attraversi i secoli. L'efficienza militare del castello durò fino a tutto il XVI secolo, quando l'invenzione delle armi da fuoco e lo sviluppo di nuove tecniche di assedio resero obsolete le tradizionali fortificazioni medievali. Il tracollo definitivo fu determinato anche dallo sviluppo dei traffici commerciali e dei mercati, che ruppe l'economia chiusa alto-medievale sulla quale si basava il sistema feudale. Oggi il castello di Fossa, pur nelle sue rovine, rimane una delle testimonianze più significative dell'architettura militare medievale abruzzese, un libro di pietra che racconta secoli di storia, di lotte e di vita quotidiana di una comunità che ha saputo trasformare una necessità difensiva in un simbolo di identità culturale.